Aprile 27, 2014

Il bonus di 80 euro / Premio agli incapienti per detrazioni familiari

Il riconoscimento del credito avviene nel rispetto di tre condizioni: tipologia reddituale, esistenza di un debito di imposta e livello di reddito. I redditi che fanno sorgere il diritto al…
Il riconoscimento del credito avviene nel rispetto di tre condizioni: tipologia reddituale, esistenza di un debito di imposta e livello di reddito. I redditi che fanno sorgere il diritto al bonus sono quelli di lavoro dipendente e assimilato (escluse le pensioni). Altra condizione è l’esistenza di un debito di imposta a favore dell’Erario. Sul punto va sottolineato che l’Irpef a debito del percipiente deve residuare dopo aver applicato la sola detrazione fiscale prevista per il reddito di lavoro dipendente. Ne consegue che tutti coloro che possiedono redditi sino a 8.000 euro, non riceveranno alcun aiuto, essendo considerati incapienti. Ciò in quanto l’imposta prodotta dal reddito è tutta assorbita dalla detrazione per lavoro dipendente spettante.

Esempio: reddito da lavoro svolto tutto l’anno, 7.500 euro; imposta lorda 1.725 euro; detrazione per lavoro dipendente spettante 1.880 euro; imposta dovuta: zero. Sul punto va, tuttavia, osservato che il Presidente del Consiglio Renzi, ha annunciato un futuro intervento che dovrebbe includere nella platea dei beneficiari oltre agli incapienti, anche i pensionati e le partite Iva.

Si può verificare anche il caso in cui un soggetto non paga imposta e percepisce, comunque, il bonus. Questo può accadere quando l’incapienza non è determinata dall’applicazione della detrazione per reddito di lavoro dipendente ma dall’aggiunta di un’altra qualsiasi detrazione per i familiari a carico. Secondo quanto previsto dal decreto, il credito dovrebbe transitare nella busta paga dei dipendenti «ripartendolo fra le retribuzioni erogate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, a partire dal primo periodo di paga utile». Poiché il decreto è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, per un datore di lavoro che corrisponde le retribuzioni nei primi giorni del mese successivo il «primo periodo di paga utile» è aprile. Previsione impossibile da rispettare.

Sarebbe opportuno precisare che, per tutti, il bonus vedrà il suo esordio nella busta paga del mese di competenza maggio. Il decreto prevede che il bonus pari a 640 euro per il 2014, corrispondente a 53,33 (rapportato a 12 mesi di lavoro nell’anno), sia erogato per intero a chi ha un reddito compreso tra 8.000,01 e 24.000,00 euro. Se il reddito supera i 24.000,00 euro ma non i 26.000,00, è previsto un décalage che si ottiene mediante l’applicazione della seguente formula: 640 x (26.000 – reddito) : 2000.

ATTENTI A…
Il decreto legge è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. Di conseguenza, in base a quanto previsto dalla norma, per i datori di lavoro che pagano gli stipendi all’inizio del mese successivo il bonus dovrebbe essere applicato già in aprile

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