Il mese di settembre segna un nuovo passo in avanti per il settore odontoiatrico, con un incremento della percentuale di studi che hanno raggiunto o superato il target mensile. Dopo il buon risultato di luglio, questo mese consolida la ripresa post-estiva, rafforzando la traiettoria positiva verso il quarto trimestre.
Distribuzione del risultato complessivo
Studi che hanno raggiunto il budget: 66,67%
Studi che non hanno raggiunto il budget: 33,33%
All’interno del 33,33% che non ha centrato l’obiettivo:
– Il 55,56% si è attestato su un range tra l’81% e il 98% del target mensile, segnalando uno scostamento contenuto.
– Il 44,44 % si colloca invece in un range inferiore, tra il 64% e l’80%, evidenziando una situazione più distante dagli obiettivi previsti.
Analizzando la distribuzione di questi studi che non hanno raggiunto il budget, emerge che:
– Il 50% è rappresentato da studi a 3 riuniti
– Il 25% da studi a 2 riuniti
– Il 25% da studi a 4 riuniti
Analisi per tipologia di studio (per numero di riuniti)
Studi a 2 riuniti
Budget raggiunto: 70%
Budget non raggiunto: 30%
Fatturato medio attribuito come budget: € 36.566
Fatturato medio realizzato: € 37.645,97
Il campione mostra una buona tenuta, con performance omogenee tra chi ha raggiunto e chi non ha raggiunto il target:
Il 70% che ha raggiunto il budget ha ottenuto un fatturato medio di € 37.668
Il 30% che non lo ha raggiunto si attesta su € 37.598
Tuttavia, solo una parte ha superato significativamente il proprio obiettivo: il 50% degli studi in target ha ottenuto un fatturato medio di € 41.513,50, ovvero una resa per riunito pari a € 20.756,75. I restanti si sono avvicinati senza ampi scostamenti, segnalando margini di miglioramento sul piano della saturazione.
Studi a 3 riuniti
Budget raggiunto: 50%
Budget non raggiunto: 50%
Fatturato medio attribuito come budget: € 71.278 (pari a € 23.760 per riunito)
La metà degli studi che ha raggiunto il budget ha ottenuto un fatturato medio di € 70.895 (pari a € 23.632 per riunito), mentre l’altra metà ha registrato € 60.267 (pari a € 20.089 per riunito).
Di particolare rilievo è la distribuzione tra gli studi che non hanno raggiunto il target:
Il 68% di essi si ferma sotto al 65% del budget
Solo il 34% ha raggiunto almeno il 90% del target
Si tratta di un segnale da non sottovalutare, considerato che questa categoria è stata la più performante durante tutto il 2025. Il dato di settembre potrebbe indicare una difficoltà organizzativa nella ripartenza post-estate.
Studi a 4 riuniti
Budget raggiunto: 62,50%
Budget non raggiunto: 37,50%
Fatturato medio attribuito come budget: € 94.718
La performance è in miglioramento rispetto ai mesi precedenti:
Gli studi in target hanno realizzato un fatturato medio pari a € 116.387,17
Gli studi fuori target si fermano a € 80.360
All’interno del 37,5% che non ha raggiunto il target:
Il 66,67% si attesta in un range tra l’81% e il 96%
Solo il 33,33% si ferma sotto l’80%
La buona tenuta del gruppo in target e la relativa vicinanza agli obiettivi dei restanti suggeriscono una crescita concreta, ma ancora non pienamente espressa.
Studi da 5 riuniti in su
Budget raggiunto: 100%
Budget non raggiunto: 0%
Fatturato medio attribuito da budget: € 142.000
Fatturato medio realizzato: € 191.000
Risultato eccellente per le strutture di maggiori dimensioni, che non solo raggiungono il target, ma lo superano ampiamente. L’elevata resa conferma l’efficacia dei modelli organizzativi implementati in queste realtà, evidenziando una capacità di saturazione delle risorse e di continuità operativa anche in un mese notoriamente complesso come settembre.
Confronto e riflessione finale
Confrontando il dato di settembre con quello dei mesi precedenti, si conferma un trend in crescita rispetto a luglio (+4,6%), che già aveva segnato una ripresa dopo il calo di giugno. Le strutture più grandi consolidano la loro efficienza, raggiungendo il 100% dei budget, mentre si evidenzia una lieve battuta d’arresto per gli studi a 3 riuniti, che avevano guidato la performance del primo semestre.
Questo scenario suggerisce l’importanza di un attento monitoraggio dei flussi post-vacanze, soprattutto per le strutture di media dimensione, al fine di evitare rallentamenti in una fase decisiva per la chiusura dell’anno.
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