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Ti sei mai chiesto qual è il prezzo del “non cambiare”?

“Io speriamo che me la cavo…”

Vi ricordate il film diretto da Lina Wertmuller interpretato da Paolo Villaggio tratto dall’omonimo libro?

Ecco, a volte durante i nostri meeting periodici, mi torna in mente mentre sospirate e dite: “però è difficile, speriamo di farcela!”

La nostra risposta davanti a questa paura è che le cose semplici le lasciamo fare agli altri!
La speranza non è un elemento in gioco, non è sotto il nostro controllo.

 Hai mai pensato che se “fosse semplice” tutti lo farebbero e tutti otterrebbero gli stessi risultati? E viceversa, hai mai pensato che dietro alle cose difficili ci sono sempre i risultati più importati e gratificanti?

Per fare questo genere di cose occorre mettere in atto il cambiamento!

E noi lo facciamo mettendo in campo due strategie:
– quella “extra clinica” dove diffondiamo la conoscenza sul controllo di gestione in ambito odontoiatrico, supportando quotidianamente i nostri clienti in questo delicato processo di cambiamento e di estrema complessità, ma di infinita gratificazione,

– quella “clinica” dove siamo certi che creando una routine nelle procedure cliniche, la ripetitività di quel gesto creerà quella che a noi piace definire “arte odontoiatrica” e andrà a diretto beneficio dello studio.

Basti pensare ai tempi di esecuzione delle diverse discipline odontoiatriche e conseguentemente alla qualità che verrà percepita dal paziente durante la risoluzione del suo problema.

Ecco perché sosteniamo con il controllo di gestione i nostri clienti e li motiviamo al cambiamento, perché solo abbandonando la nostra comfort zone possiamo eccellere raggiungendo i risultati tanto attesi e gli obbiettivi prefissati ed esplorare nuovi orizzonti.

Ti sei mai chiesto qual è il prezzo del “non cambiare”? Riflettici!

Agisci, non sperare che il cambiamento avvenga!

La speranza è un sentimento di fiducia ma di passiva e silente attesa, quasi come se avessimo sempre bisogno che una terza persona venga a porci una mano sulla spalla e ci supporti. Beh… quella persona sei TU!

E se non sei il primo a crederci, non ci sarà nessun professionista o consulente che possa dirti come sarebbe meglio fare.

Dunque quando dirai a te stesso “speriamo di farcela” rimodula il pensiero perché noi sappiamo che TU ci stai già riuscendo!


Attua il cambiamento! Ora!

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